Tricher Tre Ǝ Tre quarti

Coordinamento e regia Marco Ivaldi, Marco Monfredini e Francesca Tortora

Con Chiara Cardea, Roberta Maraini, Silvia Mercuriati, Salvo Montalto, Elena Pisu

Direzione tecnica Andrea Sancio Sangiorgi

Distribuzione, organizzazione e ufficio stampa OffRome

Immagine Locandina e foto delle prove Marco Monfredini

TRICHER TRE Ǝ TRE QUARTI è realizzato da MO.Lem (Movimento Libere Espressioni Metropolitane) che è formato dalle compagnie teatrali torinesi Anticamera Teatro, Chi per Es Teatro, Grimaco Movimentiumani, Ivaldi|Mercuriati, e l’attrice Chiara Cardea.  Dopo aver lavorato al progetto TRICHER (maggio 2010) e TRICHER2_la prova della non menzogna (febbraio 2011) e TRICHER3_non dire falsa testimonianza (aprile 2012) MO.Lem continua ad approfondire i temi affrontati nei capitoli precedenti aggiornandoli sulla base dei continui cambiamenti reali della società e della politica. Lo spettacolo cambia a seconda del periodo della sua messa in scena, è un continuo work in progress che permette alle compagnie di lavorare costantemente insieme al progetto.

TRICHER TRE Ǝ TRE QUARTI è una tappa di avvicinamento alla realizzazione di TRICHER4_selodicelaTValloraèvero che sarà presentata presso le Officine Caos di Torino a febbraio 2013 e debutterà a giugno 2013 al Napoli Fringe Festival dal quale è stato selezionato fra numerose compagnie da una giuria internazionale, ricevendo un contributo alla produzione.

La nostra domanda di partenza è sempre la stessa: “Che differenza c’è tra non dire la verità e mentire?”. Nei primi Tricher abbiamo parlato di politica, di società, di economia. Abbiamo messo due pedane da 100 posti una di fronte all’altra. Una per il pubblico, l’altra era il nostro palcoscenico. Nel terzo abbiamo lasciato che il pubblico ci circondasse. Ora forse saremo noi a circondare loro. Questo “format” nel tempo si sta mutando, ma mantiene alcune linee rigorose: l’impegno politico e sociale, la denuncia, il contenuto a sovrastare la forma, lo studio dei documenti, il lavoro collettivo frenetico e approfondito, i picnic a base di ciliegie, i caffè e le birre. Abbiamo provato a togliere dal teatro tutto il superfluo, ed abbiamo trovato forse la cosa che più del teatro rappresenta l’essenza finale: fare insieme e dire qualcosa di non detto.

Questo capitolo sarà dedicato soprattutto alla “memoria”. E su quello che troppo facilmente dimentichiamo. Sarà uno spettacolo sulla poesia e sulla bellezza, che forse ci salveranno. E nonostante Tricher voglia dire menzogna, sarà uno spettacolo sulla verità.

 



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